L’alimentazione antinfiammatoria

27 gennaio, 2023 ,

Alimenti da ridurre

Occorre fare attenzione, invece, agli alimenti che possono favorire l’infiammazione:

  • Alimenti ultra-lavorati
  • Carni trasformate
  • Farine raffinate
  • Alimenti e bevande zuccherati
  • Alimenti ricchi di grassi saturi (carni rosse, latticini ricchi di grassi, burro, cibi fritti, oli tropicali, ecc.)

Promuovere un maggior consumo di alimenti di origine vegetale, riducendo al contempo il consumo di alimenti di origine animale e industriale, contribuisce alla creazione di un ambiente antinfiammatorio nell’organismo.

È anche importante consumare regolarmente cibi ricchi di omega-3 per garantire un rapporto adeguato tra acidi grassi omega 3 e acidi grassi omega 6. Il rapporto ideale sarebbe 1:4, ma se non si fa attenzione si rischia di avere troppi omega-6 e non abbastanza omega-3, poiché gli omega-6 sono onnipresenti in una varietà di oli vegetali, noci, semi e alimenti trasformati. Gli omega-3 si trovano nei pesci azzurri, nel lino macinato e nei semi di chia, nelle noci, nell’olio di colza e nei semi di soia.

Le diete senza glutine e latticini sono efficaci?

Spesso viene consigliato di eliminare latticini o glutine, ma non c’è consenso della comunità scientifica sull’efficacia di tali restrizioni, eccezion fatta nel caso di intolleranze o allergie. L’effetto benefico deriva piuttosto dal giusto bilanciamento tra i vari alimenti e l’utilizzo di alimenti antinfiammatori, come quelli sopra riportati.

L’eccesso di peso ha influenza sull’infiammazione?

Un altro parametro che concorre a determinare uno stato infiammatorio è l’eccedenza ponderale: questa può essere determinata sia da un’iperalimentazione che da uno stile di vita sedentario, oltre che da un eccesso di zuccheri, soprattutto quelli nascosti in bevande zuccherate, e da grassi saturi (salumi, formaggi, salse, prodotti confezionati). Riducendo il consumo di prodotti infiammatori e incrementando il consumo di quelli antinfiammatori si riuscirà ad avere un lieve calo ponderale, laddove necessario, che sarà di aiuto anche a ridurre l’infiammazione.

Conclusione

In conclusione, un’alimentazione antinfiammatoria, varia ed equilibrata, che includa una varietà di alimenti vegetali non trasformati e omega-3, è essenziale per ridurre l’infiammazione. Sul nostro sito troverete una varietà di diete e ricette basate tutte sulla dieta mediterranea per aiutarvi a preparare dei pasti equilibrati.

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Autori

Antonella Giordano
Ha una laurea specialistica in Biologia del comportamento (Università di Firenze), un master universitario di II livello in Alimentazione ed Educazione (Università di Bologna) e una laurea specialistica in Scienze dell'alimentazione (Università di Genova). E’ membro dell’Ordine dei Biologi (ONB) dal 2013 e socia SINU. Appassionata di tematiche di psico-nutrizione, il suo obiettivo è quello di far trovare un equilibrio e un rapporto sano e corretto con il cibo e con il proprio corpo, non dimenticando mai che la scelta di quello che mangiamo è un atto importante per noi stessi, per chi ci circonda e per il mondo che ci ospita.

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