Per quanto riguarda i cocktail, la trappola consiste negli zuccheri aggiunti come i succhi, le bevande gassate e gli sciroppi. Perciò è preferibile scegliere un cocktail con meno ingredienti possibile, e che non contenga zuccheri aggiunti. Consumate l’alcol con ghiaccio o mescolato a bevande povere di zucchero come l’acqua gassata. Privilegiate i cocktail meno ricchi di calorie come Mimosa, Bloody Mary, Margarita, Mojito, Gin Tonic, Vodka soda o Dry Martini (che contengono tra le 100 e le 160 calorie per porzione abituale), ed evitate i cocktail calorici come la Pina Colada (circa 460 calorie).
Gli zuccheri riducenti rappresentano la quantità di zucchero che resta in un liquido dopo la fermentazione alcolica. Possiamo classificare i vini in quattro categorie, in base al loro tenore di zuccheri residui.
Tenore di zuccheri residui | Tipo di vino |
0 à 4 g/litro | Vino secco |
4 à 12 g/litro | Vino semi-secco |
12 à 50 g/litro | Vino semi-dolce |
50 g/litro | Vino dolce |
I vini rosé non sono necessariamente più zuccherati rispetto ai vini rossi o bianchi. Possiamo ritrovare dei vini in ogni categoria, a prescindere dal loro colore. Se desideriamo un vino meno zuccherato, è sufficiente scegliere un vino secco. Si definisce secco un vino che contiene meno di 4g/L di zucchero. A titolo comparativo, un vino di ghiaccio o da dessert ne contiene tra 150g e 250g/L. Anche se i tenori di zucchero possono sembrare elevati, occorre riportare il tutto alle porzioni consumate. Una porzione di vino corrisponde a 150 ml. Pertanto, facendo un breve calcolo, un vino che contiene 50g di zuccheri residui per litro contiene 7g per 150 ml. In questo modo bevendo solamente 150 ml di vino, la quantità di zucchero assunta è ragionevole, ma l’apporto di zucchero può aumentare rapidamente a seconda del numero di bicchieri bevuti e della quantità di ogni porzione. Le persone diabetiche devono considerare questi dati con un’attenzione ancora maggiore. È bene sapere che la quantità effettiva di zucchero presente in una bevanda alcolica non corrisponde sempre alla quantità percepita. Occorre considerare diversi fattori, in particolare il grado di acidità del prodotto, dato che l’acidità neutralizza il gusto dello zucchero. Perciò prendete il tempo di fare delle verifiche, poiché un vino dal sapore meno dolce non contiene necessariamente meno zucchero!
Lascia un commento