Sapevate che alcuni alimenti amidacei come le patate e la pasta possono essere benefici per la vostra salute, promuovendo la perdita di peso, un migliore controllo dello zucchero nel sangue e abbassando il colesterolo? Sì, avete letto bene! Non stiamo parlando di alimenti amidacei qualsiasi, ma di quelli che contengono amidi resistenti.
L’amido è uno zucchero complesso di origine vegetale che costituisce le riserve di carboidrati delle piante. È formato da una combinazione di due polisaccaridi, l’amilosio e l’amilopectina, le cui proporzioni variano a seconda dell’alimento. L’amido si trova nei cibi amidacei come pane, pasta, riso, patate, legumi e alcuni frutti. A seconda della velocità di digestione, l’amido si suddivide in tre tipi: amido a digestione rapida, amido a digestione lenta e amido resistente. L’amido digerito rapidamente causa un aumento immediato dei livelli di zucchero nel sangue dopo il consumo, mentre l’amido a digestione lenta viene digerito più lentamente nell’intestino tenue e quindi non causa un picco nei livelli di zucchero nel sangue. Gli amidi resistenti non vengono digeriti nell’intestino. Sono un tipo di fibre alimentari solubili e altamente fermentabili. Gli amidi resistenti non vengono digeriti e assorbiti nell’intestino tenue, perciò arrivano fino al colon, dove vengono fermentati dai batteri intestinali, producendo acidi grassi a catena corta che possono offrire una serie di benefici per la salute. Possono quindi essere classificati come dei prebiotici. La capacità dell’amido di resistere alla digestione dipende in parte dal suo rapporto tra amilosio e amilopectina, poiché l’amilosio viene digerito più lentamente. Il contenuto di amido resistente degli alimenti è anche fortemente influenzato dal modo in cui vengono preparati e dalle tecniche di lavorazione. Alcuni amidi resistenti si trovano naturalmente in alcuni alimenti come il mais, alcuni legumi, semi non macinati, cereali integrali, fiocchi d’avena non cotti, banane verdi, così come patate, riso e pasta cotti e poi lasciati raffreddare. Altri amidi resistenti sono prodotti sinteticamente dall’industria e aggiunti agli alimenti come ingredienti utili ad abbassare il loro apporto calorico e migliorare la loro consistenza e e le caratteristiche organolettiche, aumentando il loro contenuto di fibre alimentari. Va notato che anche se l’amido resistente è un tipo di fibra alimentare, generalmente non viene riportato sulle etichette nutrizionali degli alimenti.
Il consumo di amidi resistenti può avere un impatto positivo su una varietà di malattie croniche, tra cui le malattie intestinali, l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari. Quando gli amidi resistenti vengono fermentati dai batteri del colon producono butirrato, un acido grasso a catena corta che si ritiene sia in parte responsabile dei loro effetti benefici per la salute.
Il butirrato prodotto dalla fermentazione degli amidi resistenti favorisce l’assorbimento dell’acqua e del sodio, aiutando a migliorare la consistenza delle feci. Può anche aumentare l’afflusso di sangue al colon, ridurre l’infiammazione e promuovere la rigenerazione della mucosa dell’intestino. Il butirrato è attualmente oggetto di ricerche approfondite per i suoi potenziali benefici nella prevenzione del cancro colorettale e per le persone con malattie infiammatorie intestinali.
Gli amidi resistenti sono un tipo di fibra promettente per la prevenzione e il trattamento del diabete di tipo 2 e delle sue complicazioni. Secondo diverse meta-analisi, il consumo di amidi resistenti può aiutare a ridurre i livelli di glucosio nel sangue, sia a digiuno che postprandiale, e a migliorare la sensibilità all’insulina, in particolare nelle persone in sovrappeso e obese affette da diabete.
Degli studi condotti su ratti ed esseri umani indicano che il consumo regolare di amidi resistenti può aiutare ad abbassare i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, riducendo così il rischio di malattie cardiovascolari.
Degli studi effettuati sui ratti suggeriscono che il consumo di amidi resistenti può favorire il senso di sazietà, promuovere la perdita di grasso e prevenirne l’accumulo. Tuttavia, sebbene gli effetti negli esseri umani siano promettenti, gli studi non sono ancora conclusivi. Secondo una recente meta-analisi che ha incluso 11 studi, gli effetti del consumo di amido resistente sull’obesità rimangono controversi, e sono necessari ulteriori studi sull’uomo condotti a lungo termine.
Sembra che il consumo di amidi resistenti possa essere più efficace in alcuni individui rispetto ad altri. È stato suggerito che le differenze nel microbiota dei soggetti potrebbero giocare un ruolo importante nel determinare l’effetto del consumo di amido resistente sulla loro salute. Inoltre esistono diversi tipi di amidi resistenti, e gli effetti possono variare a seconda del tipo assunto.
Il fabbisogno di fibre alimentari varia tra i 25 e i 40g, a seconda dell’età e del sesso. Si raccomanda di consumare diversi tipi di fibre alimentari, compresi gli amidi resistenti. Purtroppo la maggior parte delle persone non consuma abbastanza fibre, e trarrebbe grande beneficio assumendone di più.
Sono obeso al 30%. Ho notato che gli ostacoli alla riduzione del mio peso, oltre alla quasi totale sedentarietà, i movimenti sono quelli da casalingo, potrebbero essere gli amidi. Mi interessa una alimentazione contenente amidi resistenti
Buongiorno Claudio, Le consiglio i nostri menù per dimagrire.