La maggior parte delle persone che presenta dei sintomi digestivi in seguito al consumo di latticini è intollerante al lattosio, e deve quindi scegliere dei latticini privi di lattosio per ovviare al problema. Tuttavia, può capitare che alcune persone non tollerino neppure il latte senza lattosio. In linea generale, un’intolleranza al lattosio causa più frequentemente la diarrea piuttosto che la stitichezza. I sintomi inoltre si manifestano in genere almeno 15 minuti dopo aver assunto il latte, ossia il tempo necessario affinché il lattosio raggiunga l’intestino. Alcune persone tuttavia affermano di avvertire dei forti crampi addominali subito dopo aver consumato del latte, o riferiscono di soffrire di stitichezza piuttosto che di diarrea. In questi casi, potrebbe valere la pena di provare il latte A2 per verificare se il suo consumo provochi meno sintomi rispetto al latte tradizionale.
Rispetto al latte tradizionale, il latte A2 ha lo stesso sapore e gli stessi valori nutrizionali in termini di calorie e di nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, calcio, lattosio, ecc.). Le vacche che lo producono non godono di migliore salute, hanno semplicemente un gene diverso. Per questa ragione non sembrano esserci vantaggi aggiuntivi nel consumare latte A2 per le persone che tollerano bene il latte tradizionale o il latte senza lattosio.
In Australia il latte A2 ha riscosso un grande successo, e ha ormai conquistato il 12% deI mercato . In Italia invece il latte A2 non è ancora molto diffuso. È possibile reperirlo a livello locale presso alcune cascine specializzate, come la Cascina Cigolina, o l’azienda agricola Salvaderi, ma attualmente Granarolo è l’unica grande azienda che propone nei supermercati di tutta Italia il latte intero “Gusto di una volta”, prodotto da mucche selezionate che forniscono un latte che contiene esclusivamente la beta-caseina A2.
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