Il digiuno ha un ruolo nella prevenzione e nella gestione delle malattie ?

11 gennaio, 2018 ,

Come promesso nel mio articolo Digiunare per vivere più a lungo ?, vi parlerò adesso del ruolo del digiuno nella gestione della perdita di peso e nel suo mantenimento, in alcune malattie croniche e nel cancro.
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Il digiuno e la perdita di peso

In base agli studi condotti sul digiuno intermittente come strategia di perdita di peso, si evince che digiunare è altrettanto efficace quanto altre strategie. Sebbene in alcuni studi vengano avanzate delle teorie secondo le quali il digiuno attiverebbe dei processi particolari, alla resa dei conti pare che il meccanismo principale che determina la perdita di peso, anche nel caso del digiuno, sia il minor apporto calorico.

Di fatto, la miglior strategia per perdere peso e per stabilizzarlo è quella che siamo in grado di mantenere a lungo termine.

Il digiuno e le malattie croniche

Malattie cardiovascolari

Sono pochi gli studi che hanno valutato il ruolo del digiuno sul profilo lipidico (colesterolo buono e cattivo, trigliceridi, ecc.) delle persone a rischio di malattie cardiovascolari. In linea generale il digiuno sembra avere un certo vantaggio rispetto a una restrizione calorica mantenuta per diversi giorni, mostrando un miglioramento in alcuni marker ematici come l’aumento del colesterolo “buono” (HDL) e la diminuzione dei trigliceridi (TG). Tuttavia sono necessari altri studi prima di poter raccomandare il digiuno per ridurre i rischi di malattie cardiovascolari.

Diabete di tipo II

In base agli studi condotti su pazienti diabetici, il digiuno sembra avere degli effetti comparabili a quelli ottenuti con un’alimentazione a ridotto apporto calorico. In concreto c’è stato un miglioramento nel tasso di emoglobina glicata (HbA1c – valore che permette di valutare la glicemia su varie settimane) e una perdita di peso corporeo. Anche in questo caso sono necessari altri studi prima di poterlo raccomandare.

Attenzione : Se siete affetti da diabete e volete intraprendere un digiuno, dovete assolutamente consultare il medico curante per tenere sempre sotto controllo il trattamento. È essenziale per evitare dei periodi d’ipoglicemia.

Il digiuno e il cancro

Negli studi condotti sugli animali il digiuno sembra avere una notevole efficacia nella limitazione della tossicità associata ai trattamenti contro il cancro. In effetti il digiuno attiva nelle cellule sane un meccanismo di protezione che non è presente nelle cellule cancerose. Questo meccanismo potrebbe rendere più efficaci i trattamenti contro le cellule bersaglio, risparmiando una parte delle cellule sane e riducendo gli effetti collaterali del trattamento.

Il digiuno è controindicato per i pazienti affetti da cancro che abbiano già subito un’importante perdita di peso o abbiano il sistema immunitario indebolito. Inoltre l’assenza di dati sull’uomo e sui diversi tipi di cancro ci impedisce, almeno per il momento, di consigliare il digiuno come complemento ai trattamenti contro il cancro.

Nota Bene : Il digiuno è fortemente sconsigliato per le donne incinte e per le donne in allattamento, per i bambini e gli adolescenti e per le persone che soffrono d’insufficienza renale o epatica. Il digiuno inoltre è sconsigliato per le persone affette da gotta, poiché durante il digiuno l’acido urico viene riassorbito meglio e potrebbe quindi aumentare il rischio e la frequenza delle crisi di gotta.

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Fonti

Autori

Jef L'Ecuyer
Nutrizionista/dietista, membro dell'OPDQ e dei Dietisti del Canada, Jef propone una visione semplice, efficace e pratica riguardo la pianificazione dei pasti quotidiani.

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